Per la prenotazione delle visite rivolgersi alle seguenti strutture:
– Punto Medico, Camposampiero (PD), via Borgo Padova 106/1, CAP 35012, tel. 049/9300666 link
– Romano Medica, Cittadella (PD), via Prima Mattina 14, CAP 35013, tel. 0424/33477 link
– San Polo, Padova, via Tiziano Aspetti 106, CAP 35133, tel. 049/8643200 link
– MediClinic, Pozzonovo (PD), via IV Novembre 10/c , CAP 35020, tel. 0429/772906 link
– Pavanello, Ponte di Brenta (PD), via Bravi 49, CAP 35129, tel. 049/6225200 link
– Pavanello, Mira (VE), via Bologna 5/a, CAP 30034, tel. 041/424700 link
– San Lorenzo, Arsego-S. Giorgio delle Pertiche (PD), CAP 35010, via Roma 323/A, tel. 049/9336501 link
RECENSIONI A “VOLEVO SOLO ESSERE QUALCOSA”
“Comperato, letto e piaciuto molto. Scrivi veramente bene” (Roberto Bagante).
“Bello piacevole” (Rosa Del Venti).
“Io il suo libro l’ho già letto e vi ho trovato un linguaggio scorrevole, chiaro ma mai banale. La trama è avvincente, dall’inizio alla fine e l’insieme emozionante. Lei è un bravissimo scrittore delle emozioni, dei sentimenti in cui ognuno di noi ha facilmente accesso alle proprie. Complimenti e grazie” (Mariagrazia Dario).
“Bello. Bello nella semplicità dello stile narrativo, scorrevole, fluente, a tratti incalzante sino al punto di voler portare al passo successivo, ai capitoli successivi, alle righe finali, suscitando passione nella lettura e curiosità. Ma bello anche nella complessità dei temi trattati, dall’amicizia all’amore, dalla sessualità al dolore per i mali dell’ umanità, sino alla morte. Elle e Cosetta rappresentano due facce della stessa medaglia: il loro grido di dolore è lo stesso” Io esisto” ma si concretizza in atteggiamenti e comportamenti diversi dovuti al vissuto diverso. Sono atteggiamenti espressione di un disagio che c’è sempre stato. Il libro sembra uno spaccato sulla psicologia dell’adolescenza ma della vita stessa nella sua interezza portando inevitabilmente a riflessioni sullo status attuale dell’essere umano nell’era del digitale, dove tutto è filtrato e le relazioni sociali non sono così scontate. Ma l’autore lascia intravedere, alla fine, una luce, uno spiraglio, un velato senso di ottimismo dovuto all’innata capacità dell’essere umano di affrancarsi dalla solitudine e proiettarsi verso una vita piena di rapporti e valori autentici. Complimenti dottor Giovanni” (Donatella Schiavone).
“Sto leggendo con molto piacere il suo libro, sono arrivata quasi a metà, ho riletto la prima metà una seconda volta per assaporare meglio l’incredibile spessore delle riflessioni e dialoghi delle protagoniste. Devo dire che, finora, è una lettura entusiasmante”. “Ieri sera ho terminato il suo libro che mi ha entusiasmata nella lettura, un vero e proprio manuale di psicologia adolescenziale, in alcuni tratti ho ritrovato un po’ della mia adolescenza in entrambe le protagoniste (come penso pure altre lettrici) Il finale lo avevo immaginato diverso, quasi con un colpo di scena. E’ un finale che potrebbe anche presupporre ad un secondo tempo del suo romanzo “Volevo solo essere Qualcosa 2” per poter (quasi curiosamente) sapere il proseguimento della vita delle due protagoniste. Forse però, proprio il finale da lei scelto presuppone una lettura in chiave psicologica (Elle, quasi per rabbia ed invidia ha distrutto la vita famigliare di Cosetta, proprio perché lei stessa non ne ha mai avuta una, Cosetta, invece, ha trovato la sua identità tutta in salita, quasi una rinascita dalle ceneri della sua stessa famiglia). Mi scuso per essermi dilungata troppo, avrei tante altre cose di cui parlare, ma non voglio essere troppo prolissa. Bravo, lei scrive molto molto bene, anche se lei già lo sapeva. La ringrazio per avermi fatto partecipe di questo suo libro di cui non mancherà la mia recensione a 5 stelle (Stella Mckenzie).
“Ciao, sono seduta davanti al mare. Sto leggendo il tuo libro, molto scorrevole e piacevole. Mi piace molto complimenti. Un libro per tutti. Per le persone che amano leggere lo consiglio” (Marianna Scarfò).
“Ho letto il tuo libro! Mi è piaciuto, ho trovato il tuo stile corretto e ricco di termini, sinonimi (significa ottima conoscenza della lingua italiana) e molto scorrevole. Mi è piaciuto anche per le tematiche affrontate, la morte, il sesso e il futuro che presuppongono riflessioni importanti e profonde su questi argomenti Hai affrontato con molta maestria il difficile periodo di vita, per quasi la totalità delle persone (almeno per me lo è stato), ed è stata proprio l’adolescenza che ha scatenato la mia curiosità circa il tuo libro, e meno male perché sono contenta di averlo letto. Mi è piaciuta tanto anche la parte finale ossia quella geniale scoperta e sorpresa. Insomma, come avrai capito, ho apprezzato tanto il tuo primo lavoro, al quale spero, ne seguiranno altri” (Barbara Rasponi).
“Volevo dirti che ho acquistato il romanzo che tu mi hai consigliato: “VOLEVO ESSERE QUALCOSA“, devo dirti che dire che mi è piaciuto: È DIRE POCO. Sono quei romanzi che ti tengono attaccata alle pagine anche se hai le braccia di Orfeo (ovvero il sonno) che ti tendono le braccia, per portarti a se. Stavo leggendo un romanzo, quando tu mi consigliasti di acquistare il romanzo ed io ho subito fatto in modo di acquistarlo, anche se c’è stato qualche problema per averlo in quanto ce n’erano rimaste poche copie (15) ed erano a Padova. Complimenti anche per le “note dell’autore” evidente concentrato di cultura. Che dire: complimenti Giambattista, appena avrai terminato quello che stai scrivendo, mandami il titolo che sarà, per me, un immenso piacere leggerlo” (Elena Giuntini).
“Ho letto il tuo libro e devo dire lo trovo interessante in ogni sua sfaccettatura per qualche motivo a volte mi ritrovo un po’ essendo nata negli anni 60. E in una famiglia di contadini. Devo dire che mi ha affascinato molto la fantasia con cui hai costruito i due personaggi” (Maria)